Le arance etiche fanno paura alla ‘ndrangheta. Nuovo attentato contro un’azienda di GOEL

Le arance etiche di GOEL Bio fanno paura alla ‘ndrangheta. E cosa fa la ‘ndrangheta? Incendia il capannone in cui è custodito il trattore proprio mentre inizia la raccolta degli agrumi. Danni per 30mila euro. Vincenzo Linarello ricorda che questo è il settimo attentato mafioso subito da “A Lanterna”, l’azienda agricola biologica nella Locride. Su www.goel.coop comunicato e foto. “Abbiamo bisogno di una forte reazione di tutti per fermare le aggressioni…” dice Vincenzo, mai rassegnato.

I rsti del trattore bruciato nell'attentato all'azienda A Lantenrna, socia di Goe.

I resti del trattore bruciato nell’attentato all’azienda di Monasterace “A Lanterna”, socia di Goel.

Ma cosa fa paura ai mafiosi che hanno colpito ancora una volta GOEL? Forse il fatto che Goel, grazie anche all’accordo con 400 supermercati di NaturaSì, riesce a pagare le arance agli agricoltori calabresi 8-10 volte di più del prezzo imposto dalle ‘ndrine? Ribelliamoci a questa logica del sottosviluppo.

“Questo stillicidio di aggressioni – afferma un comunicato del Consorzio Goel –  va fermato. Ben 7 intimidazioni mafiose in 7 anni! Tutte ad oggi impunite. Questo ad una sola delle aziende agricole socie di GOEL Bio (senza cioè contare ciò che hanno subito le altre aziende socie). GOEL si sforza con le proprie attività di dare una concreta speranza di riscatto dalla ‘ndrangheta. Ma se la reazione non sarà forte e incisiva il messaggio che rischia di passare agli occhi della gente è quello della disfatta e dell’impunità. Pur esprimendo piena fiducia alle forze dell’ordine e alla magistratura che sono vicini a GOEL e sono già all’opera per tentare di chiarire moventi e responsabili di questa e di tante altre intimidazioni, il Gruppo Cooperativo GOEL chiede ai rappresentanti degli organi di governo, ai rappresentanti politici e alle istituzioni una ferma reazione al fianco delle aziende che continuano a subire inermi, una reazione che si faccia tangibilmente sentire nel territorio”.