Quando il prezzo delle arance fa la differenza. Anche etica

“Ogni proposta etica deve essere non solo giusta ma deve diventare anche efficace”. A questo spirito, fissato in uno slogan, si ispira l’accordo commerciale tra il gruppo EcorNaturaSì e il Goel Bio, il marchio del gruppo cooperativo Goel. EcorNaturaSì (nato nel 2009 dalla fusione tra Ecor, distributore all’ingrosso di prodotti biologici, e i supermercati del biologici NaturaSì) distribuirà in più di 400 punti vendita i prodotti freschi e confezionati a marchio Goel Bio (arance, clementine, bergamotti, cipolla rossa, peperoncino, olio extravergine di oliva mocultivar, miele, vellutate di cipolle e di peperoncino, marmellate) provenienti dalle aziende calabresi del gruppo cooperativo (della Locride ma non solo) che resistono e si oppongono alle infiltrazioni della ‘ndrangheta con le armi dell’etica, della legalità e della qualità.
Le aziende della cooperativa non devono solo rispettare gli standard di qualità e delle coltivazioni biologiche, ma si impegnano anche rispettare un rigoroso protocollo etico che mette al bando il lavoro nero e le illegalità. In cambio, non solo possono condividere i mezzi di produzione e gli impianti di trasformazione della cooperativa – che ormai si è allargata oltre i confini della Locride e ha associati anche nelle province di Vibo Valentia e di Catanzaro – ma hanno la garanzia di un prezzo equo molto più alto della media offerta dai grossisti sul mercato locale. Per le arance, tanto per fare un esempio, il confronto è tra 5 centesimi al kg dei grossisti e 40 centesimi ottenuti attraverso Goel. Una differenza che può “liberare” dalla schiavitù della ‘ndrangheta e dalle modalità subdole che utilizza per sottrarre il giusto guadagno, quando non addirittura l’impresa, ai piccoli proprietari. Una differenza, come ha spiegato Vincenzo Linarello, presidente del gruppo Goel, in occasione della presentazione dell’accordo a Milano, in grado “di valorizzare le tipicità del territorio calabrese nel pieno rispetto delle condizioni dei lavoratori e dell’ambiente”. Sulla stessa lunghezza d’onda è Fabio Brescianin, presidente di EcorNaturaSì: “Operare nel bio non significa solo sostenere la qualità del prodotto e dare un cibo sano alle persone, ma significa lavorare per un sano sistema agricolo, ecologicamente ma anche socialmente, quindi uscire dalla piaga del lavoro nero a cui molte aziende spesso sono spinte a causa dei prezzi troppo bassi dei prodotti agricoli e da forme di illecita appropriazione dei terreni agricoli”.
Goel (nome con radici bibliche che significa “liberatore”) sta potenziando la produzione di agrumi grazie alla costruzione di un nuovo centro di confezionamento nella Locride che nascerà grazie al sostegno di Enel Cuore che ne sta cofinanziando l’investimento. Questo consentirà presto di accogliere nuovi produttori in GOEL Bio e ampliare la distribuzione di agrumi biologici. Nato nel 2003 grazie alla spinta di monsignor Bregantini, allora vescovo della diocesi Locri-Gerace, il Consorzio Goel ha come mission “il cambiamento della Locride e della Calabria”. Un’ambizione che – a giudicare dal numero crescente di imprenditori che chiedono di aderire – diventa sempre meno “visionaria” e sempre più concreta. Di Goel fa parte anche CANGIARI (cambiare, in dialetto calabrese e siciliano) brand di lusso della moda italiana le cui collezioni sono tutte realizzate in Calabria con materiali pregiati e lavorazioni artigianali di alta qualità realizzate seguendo le antiche tradizioni tessili della regione rivisitate.

  • bombi |

    Viva Goel.
    Viva le arance sane fino al midollo: una volta tanto un’ Italia che ci fa inorgogliere

  • francescantonio |

    La strada intrapresa è giusta. Occorre parlarne di più per avvicinare non solo eventuali finanziatori ma soprattutto i consumatori che possono imprimere un’accelerazione a un comportamento etico.

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