Cl e la Compagnia delle Opere ora temono la vittoria di Pisapia a Milano

Sabato nei mercati di quartiere, domenica davanti alle parrocchie all'uscita delle messe. Dopo lo scontro dei giorni scorsi con Formigoni, i militanti di Cl sono stati mobilitati per sostenere Letizia Moratti in vista del ballottaggio di domenica prossima contro Giuliano Pisapia che parte in vantaggio di 6 punti.

Per sostenere la Moratti distribuiscono un volantino con una lettera di Giorgio Vittadini, fondatore ed ex presidente della Compagnia delle Opere,  il braccio economico del movimento ciellino, "associazione imprenditoriale di rilevanza nazionale … per una migliore valorizzazione delle risorse umane ed economiche, nell’ambito di ogni attività esercitata sotto forma di impresa, sia profit sia non profit". Cosa significa? 34 mila imprese associate, di cui la maggior parte piccole e medie, più di mille associazioni no profit. Mezzo milione di persone che lavorano nel manifatturiero, nei serivizi, nel commercio, nelle costruzioni.  Una potenza, nelle regioni del Nord Ovest, soprattutto in Lombardia, dove sono concentrate quasi 24mila delle imprese della Cdo, più di due terzi del totale. 

Nel volantino Vittadini non si schiera apertamente, anche se l'incipit è contro "i tentativi di rovesciare il governo per via giudiziaria". Le due giovani universitarie che all'uscita dalla messa nel quartiere San Siro distribuivano il volantino vengono dal Sud non votano a Milano e usufruiscono dei servizi di una cooperativa della Cdo. Scambiate due chiacchiere su argomenti del tipo "Pisapia è a favore dell'eutanasia", "se vanno loro al Comune ci saranno più centri sociali" e "chi difenderà la Chiesa?" e sorvolando sullo stile di vita del capolista del Pdl non esattamente in linea con i valori cristiani, ecco il motivo che le ha spinte a impegnare qualche ora della domenica mattina (per inciso, mai viste in parrocchia). Il loro argomento è: "Chi ci assicura che con un'eventuale amministrazione di centrosinistra le nostre cooperative riescano ad avere lo stesso sostegno che hanno avuto dal Comune nei cinque anni di amministrazione Moratti?".  

In effetti, la vulgata che gira è che se si vuole lavorare con gli enti pubblici in Lombardia è meglio associarsi alla Cdo. Solo veleno sparso da malelingue, di sicuro.

Infine un piccolo particolare: nel volantino Vittadini cita molti esempi virtuosi di sussidiarietà che hanno "permesso nei secoli uno sviluppo diffuso, attraverso l’accoglienza di immigrati da tutto il mondo" (speriamo non se ne accorga la Lega). Tra questi ricorda anche la Casa della Carità di don Virginio Colmegna (amico di quel comunista di Profumo). Vittadini aveva scritto il testo prima che don Virginio  invitasse espressamente i milanesi a non votare la Moratti che nel suo programma richiama più volte l'idea della sussidiarità. Non sarà che hanno un'idea diversa di sussidiarietà?

"Stretta la foglia, larga la via, tutta colpa di Pisapia" è uno degli slogan più simpatici che girano in rete.