Per edilizia e costruzioni ancora un anno nero, il quarto consecutivo. Mai successo dal dopoguerra

Il 2011 sarà ancora un anno negativo per il settore costruzioni. E' il quarto consecutivo in cui si registra una contrazione degli investimenti. "Non era mai successo dal dopoguerra" segnala il Gruppo economisti d'impresa (Gei) dopo il primo osservatorio congiunturale del 2011. "Il precedente recordo negativo era stato registrato nel triennio '91-'93".

E' debole soprattutto la spesa in costruzioni infrastrutturali a causa della diminuzione della spesa della Publica amministrazione in costruzioni che quest'anno – prevede il Gei – diminuirà dell'8%. La spesa in opere pubbliche è in calo costante dal 2004. 

Nulla è cambiato, dunque, rispetto all'autunno scorso quando i costruttori organizzarono una manifestazione nazionale di protesta, lamentando la perdita di 200mila posti di lavoro dall'inizio della crisi.

In Italia la bolla immobiliare non è esplosa come in Spagna nel 2008, sottolinea ancora il Gei, ma registra "un lento e costante ripiegamento". Insomma, si sta sgonfiando senza scoppiare. 

  • Marcello Novelli |

    E se fosse davvero finita per sempre? D’altronde il numero di residenti in Italia non aumenta, tutti hanno una seconda casa (chi non se la poteva permettere prima della crisi, figuriamoci ora), il numero di macchine circolanti e’ stabile e quindi non servono nuove strade… e’ se fosse davvero la fine dell’onda lunga iniziata dopo il 1945?

  Post Precedente
Post Successivo