Lunedì 29 dicembre 2014 la Campania ha presentato alla Commissione europea il Programma operativo regionale, Por, per il periodo 2014-2020. Ultima regione in Europa (!) a presentare il programma, la Campania beneficerà di circa 9,5 miliardi (Fesr + Fse) entro il 2020, di cui 6,3 miliardi dal bilancio europeo e il resto di cofinanziamento nazionale. Si tratta del secondo importo per valore assoluto dopo quello della Sicilia. Questo significa che l’approvazione da parte della Commissione non arriverà prima dell’autunno, con il rischio che la modifica delle prospettive finanziarie dell’Unione europea (necessaria per spostare le poste di bilancio 2014 non spese al 2015) riduca i fondi europei per le regioni in ritardo e incapaci di spendere. Quando si dice “partire con il piede sbagliato”…
Dai dati pubblicati ieri da Palazzo Chigi, la Campania, insieme a Sicilia e Calabria (e al ministero dei Trasporti) è tra i peggiori utilizzatori dei fondi della passata programmazione 2007-2013, anche a causa dei ritardi accumulati all’inizio dei sette anni.
Entro una decina di giorni, invece, la Commissione dovrebbe approvare i primi programmi operativi italiani, una dozzina.