Quanto vale per l’Italia la nuova flessibilità europea sul bilancio

Martedì scorso la Commissione europea ha approvato le nuove linee guida che reinterpretano il Fiscal compact e le altre regole comunitarie sulla governance economica introdotte dal 2011 in poi per scongiurare il rischio di default dell’euro. L’obiettivo è quello di rendere più flessibili queste regole, considerate troppo rigidamente improntate all’austerity e poco alla crescita.  Per l’Italia il risultato principale è stato quello di allargare i paletti della cosiddetta “clausola per gli investimenti” che consentirà più facilmente al governo di escludere dal deficit i soldi spesi per cofinanziare i progetti previsti dai fondi strutturali europei. Grazie alla pessima capacità di spendere queste risorse dimostrata dalle regioni e dai ministeri, l’Italia è il paese che potenzialmente può beneficiare di più di questa clausola. In questo articolo, pubblicato sul Sole 24 ore del 14 gennaio, gli importi massimi di investimenti “fuori deficit” di cui l’Italia può beneficiare e le condizioni perché ciò accada