Sono quasi 44mila i posti di lavoro NON STAGIONALI che le aziende italiane offrono a GIOVANI sotto i 30 anni nel terzo trimestre del 2011. Si tratta esattamente di 43.874 posti pari al 41% del totale delle assunzioni non stagionali previste dalle aziende nei mesi di luglio, agosto e settembre (106mila). Ma se si considera che per circa un terzo delle assunzioni non viene dichiarata una preferenza d’età e si applica la stessa consistenza delle assunzioni esplicitamente riservate ai giovani, si potrebbero superare le 58 mila assunzioni. (Per sapere dove ho preso queste informazioni leggi quest'altro post)
I dati sono stati pubblicati dal centro ricerche Datagiovani che ha esaminato i dati Unioncamere – Ministero del Lavoro. La Lombardia è la regione con i valori assoluti più elevati (9.266 assunzioni di giovani previste, che potrebbero superare le 12 mila). In Umbria (60,5%), Calabria (54,9%) e Basilicata (53,4%) si riscontrano invece le maggiori opportunità per i giovani rispetto ai posti disponibili. Tra le grandi regioni, da segnalare in coda l’Emilia Romagna, che riserva ai giovani meno di un terzo dei posti previsti.
Tra le prime venti province per quota di posti riservati ai giovani, 13 sono del Sud o delle Isole. Enna è la prima con oltre il 71%. Roma e Milano, come è normale, guidano la classifica dei numeri assoluti, con quasi 4mila assunzioni di giovani previste più mille potenziali. Per l’elenco completo visita il sito Datagiovani. Circa l’80% delle assunzioni non stagionali di giovani previste è nel settore servizi (vedi tabella) soprattutto grande distribuzione, ristorazione e turismo. Costruzioni e metalmeccanica offrono buone opportunità per gli operai specializzati.
Ecco nel dettaglio le professioni più richieste.
Assunzioni non stagionali fino a 29 anni previste dalle imprese nel 3° trimestre 2011
per macrosettore di attività e professioni più richieste (rispetto ai valori assoluti “espliciti”)
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Incidenza % assunzioni “esplicite” fino a 29 anni su assunzioni totali |
Valori assoluti assunzioni previste “esplicite” |
Valori assoluti assunzioni “esplicite” e “potenziali” |
Macrosettore di attività |
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Industria |
38,2 |
12.285 |
16.094 |
Servizi |
42,3 |
31.556 |
42.379 |
Professioni più richieste |
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Commessi e altro personale di vendita in negozi |
62,2 |
5.841 |
6.898 |
Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici |
45,1 |
4.767 |
6.316 |
Tecnici amministrativi e finanziari e bancari |
49,6 |
3.541 |
4.317 |
Commessi e altro personale di vendita nella grande distribuzione |
49,2 |
2.637 |
3.792 |
Operai specializzati e conduttori di impianti nelle costruzioni |
32,0 |
2.406 |
3.424 |
Operai nelle attività metalmeccaniche richieste in altri settori |
54,4 |
2.301 |
2.794 |
Tecnici del marketing, vendite, distribuzione commerciale |
45,2 |
2.043 |
2.490 |
Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche** |
45,9 |
1.974 |
2.465 |
Tecnici dell'industria e delle costruzioni; disegnatori tecnici |
47,6 |
1.923 |
2.377 |
Personale di segreteria e personale ausiliario amministrativo |
51,7 |
1.825 |
2.212 |
Addetti accoglienza, informaz. e assistenza della clientela |
62,5 |
1.650 |
1.992 |
Addetti alla gestione dei magazzini e spedizionieri |
43,8 |
1.034 |
1.272 |
Insegnanti e altri tecnici dei servizi alle persone |
26,8 |
978 |
1.535 |
Specialisti in scienze matem., fisiche, naturali |
52,7 |
938 |
1.058 |
Personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone |
11,4 |
928 |
1.477 |
Personale non qualificato nella logistica, facchini e corrieri |
29,6 |
918 |
1.126 |
Conduttori di mezzi di trasporto |
28,7 |
875 |
1.171 |
Operatori dell'assistenza sociale, in istituzioni o domiciliari |
18,8 |
831 |
1.309 |
Operai specializzati e conduttori di impianti nell'ind., tessili, abbigl. e calzature |
44,1 |
767 |
1.026 |
Tecnici della sanità e dei servizi sociali |
39,5 |
668 |
987 |
(Elaborazioni DATAGIOVANI su dati Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior)
Tuttavia, secondo i ricercatori di Datagiovani non bisogna farsi prendere dall’ottimismo almeno per due motivi: 1) bisognerà vedere se queste previsioni si tradurranno in azioni concrete, cosa non scontata vista la difficile situazione economica generale; 2) dal 2009 al 2010 il numero dei giovani occupati è diminuito di quasi 190mila unità, difficilmente recuperabili in tempi brevi, afferma Datagiovani. La crisi non è finita…. purtroppo.