"Non critiche ma l'evidenziazione di note e condivise criticità strutturali". Così il ministro per i rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, ha voluto puntualizzare con una lettera pubblicata sul Sole 24 Ore di oggi il mio articolo di martedì 24 maggio in cui si dava notizia di una lettera inviata dal commissario europeo agli affari regionali, Hahn, sul Piano per il Sud. La lettera indirizzata ai ministri Frattini, Tremonti e Fitto riconosce al Piano il merito di aver riacceso l'attenzione sul Mezzogiorno, ma sottolinea due limiti: 1) "non prevede assegnazione di risorse aggiuntive rispetto a quelle già destinate al Mezzogiorno" che tradotto vuol dire che per il Sud non c'è neppure un euro in più. 2) "quello che spesso manca all'Italia non sono tanto i piani o le strategie ma piuttosto la capacità di attuarli rapidamente".
Criticità (non critiche, per carità) che il ministro condivide. Chissà se condivide anche l'osservazione di Hahn sul patto di stabilità interno "che – testuale – non fa altro che ritardare l'assunzione degli impegni e l'erogazione dei pagamenti alle imprese". Problema che il Milleproroghe non ha affatto risolto, come ha dimostrato una simulazione della Regione Toscana.
Chiunque voglia farsi un'idea delle critiche - pardon, criticità – evidenziate da Bruxelles, può leggere la lettera di Hahn cliccando qui.