Arance, ulivi, cipolle: la ‘ndrangheta soffre l’economia etica di Goel Bio

Ancora un atto di intimidazione mafiosa ai danni di una cooperativa del consorzio Goel Bio. Questa volta è toccato alla Briatico Welfare in provincia di Vibo Valentia. Nella notte tra giovedì e venerdì scorso cinquanta quintali di cipolle rosse biologiche sono state rubate da un terreno della cooperativa. Il fatto, che secondo gli interessati si inserisce nella sequenza di intimidazioni e danneggiamenti al Gruppo Goel, è accaduto nella notte tra giovedì e venerdì scorsi ma è stato reso noto solo ieri, come chiesto dagli inquirenti. I ladri si sono introdotti nei campi dopo che i bulbi erano stati messi ad essiccare e li hanno caricati su un mezzo e portati via. Quando i componenti della cooperativa si sono recati sul campo hanno trovato solo i solchi. Il danno è quantificato in circa ottomila euro. Anche altri produttori di cipolle della zona sono stati colpiti da furti della stessa natura. “Il Gruppo Goel – afferma il presidente del consorzio Vincenzo Linarello – non si arrende affatto e rimborserà la cooperativa del danno subito”.
Solo qualche giorno addietro, ad un altro produttore associato al consorzio, erano stati abbattuti 13 alberi d’ulivo. E proprio a Stilo dove è avvenuto il danneggiamento il 15 luglio è fissata la seconda Festa della Ripartenza. La prima festa della ripartenza era stata celebrata a dicembre scorso con i ministri Poletti e Delrio.