Moratoria di 12 mesi per mutui e prestiti a tassi invariati per le piccole e medie imprese. E' questo, insieme ai 6 mesi di moratoria per i contratti di leasing, l'aspetto più importante dell'avviso comune che l'Abi e le associazioni imprenditoriali firmeranno domani pomeriggio nella sede dell'associazione bancaria a Roma, alla presenza del ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, e del viceministro dell'Economia, Vittorio Grilli.
Alla moratoria – secondo quanto abbiamo appreso – potranno accedere anche le imprese che hanno già beneficiato dell'accordo del 2009, ma solo per i finanziamenti che non ne hanno già usufruito. I vecchi prestiti che hanno già beneficiato della moratoraria potranno godere di un allungamento del periodo di rimborso, distribuendo su una durata più lunga e quindi su più rate l'importo residuo da rimborsare. L'allungamento delle rate è una novità rispetto all'accordo siglato tre anni orsono.
Per la moratoria "classica" sui "nuovi" prestiti il tasso di interesse resterà quello del contratto originale e dunque non sarà adeguato ai tassi attuali. Una conquista non di poco conto per le imprese che non subiranno un aumento delle spese per interessi.
L'allungamento delle rate (una novità rispetto all'avviso comune del 2009) non potrà essere superiore al doppio del tempo residuo previsto dal piano di ammortamento originario. Il tasso resterà invariato solo se tra durata residua e durata aggiuntiva non si supera la fine del 2015. In caso contrario, i tassi saranno aggiornati tenendo conto della struttura dei tassi attuale.
Molto attesa era la moratoria anche sui contratti di leasing che sono in genere quelli con rate molto consistenti perché riguardano investimenti a lungo termine.
L'accordo che sarà firmato domani riguarda in pratica tutti i finanziamenti a lungo termine. Sulle altre misure in discussione, invece, si continua a lavorare alla ricerca di formulazioni tecniche efficaci per le imprese e non troppo costose per le banche. Oltre ai finanziamenti a breve per il capitale circolante, sono in ballo anche altre misure come il finanziamento a 18 mesi sulle scorte, le fatture a 270 giorni, su operazioni con provvista della Cassa depositi e prestiti e per quelle imprese che beneficiano delle agevolazioni fiscali per la ricapitalizzazione (Ace) previste dal decreto Salva-Italia.