Le condizioni (buone) della Cdp per i 10 miliardi destinati alle Pmi

Sono finalmente disponibili i 10 miliardi messi a disposizione del sistema bancario dalla Cassa depositi e prestiti per finanziare le piccole e medie imprese. Dopo cinque mesi dalla decisione del cda della Cdp, sono state pubblicate sul sito dell'istituto le condizioni per accedere ai fondi.

Secondo le prime valutazioni di alcuni banchieri interpellati, si tratta di condizioni interessanti. Per i crediti verso la Pa, in particolare, le banche che utilizzeranno il plafond dal 5 aprile pagheranno uno spread di 35 punti base più l'Euribor a 12 mesi se hanno un Tier 1 ratio superiore al 7%.

Quelle con un Tier 1 ratio superiore al 7% pagheranno invece uno spread 90 punti base. Non sono accettati crediti con scadenze più lunghe – fa notare un banchiere. Ma questo dipende molto probabilmente dall'esigenza di non produrre alcun impatto negativo sul debito pubblico.

Condizioni plafond Cdp crediti verso la Pa 

Il Plafond PMI-Investimenti (PMI-I), destinato al finanziamento, anche nella forma del leasing finanziario, di iniziative relative a investimenti da realizzare e/o in corso di realizzazione ovvero ad esigenze di incremento del capitale circolante delle PMI. E' articolato in due sotto-plafond di 3 e 5 miliardi. Secondo il responsabile crediti alle Pmi di una delle principali banche italiane, <<le condizioni sono ancora molto buone rispetto al mercato, nonostante il beneficio si sia più che dimezzato rispetto alla stessa operazione di 8 miliardi lanciata dalla Cdp nel 2009. Ma allora le condizioni del mercato erano molto diverse>>. Il risparmio nel costo del funding per le banche, spiega il banchiere, si è ridotto da circa 200 punti base a meno di 100. In ogni caso si tratta di condizioni di vantaggio che dovrebbero essere quasi integralmente traferite all'economia reale. 

Condizioni plafond Pmi – investimenti