(ANSA) – BRUXELLES, 16 MAG – Prima di essere nominata Alto rappresentante Ue si temeva fosse una “novizia priva di esperienza”, ora si guarda a lei come futuro “Spitzenkandidat” (candidato di punta) dei Socialdemocratici alle prossime elezioni europee. Il periodico tedesco Der Spiegel dedica un profilo a Federica Mogherini, descrivendola come “un cambio generazionale ai vertici del centro del potere europeo. Con lei c’è finalmente qualcuno di 40 anni in una posizione di vertice europeo, qualcuno cresciuto a interrail e libertà di movimento, con le borse Erasmus e l’euro. Prima di venire a Bruxelles, è stata il ministro degli Esteri italiano più giovane di sempre. Ora, a 42, è il membro più giovane della Commissione europea”. E anche chi aveva fatto campagna contro la sua nomina, secondo il periodico tedesco, si è ricreduto, come ad esempio Elmar Brok, l’europarlamentare tedesco veterano della commissione Esteri del Parlamento europeo, che per il posto di Alto rappresentante avrebbe voluto un personaggio di maggior peso, qualcuno come l’ex ministro degli Esteri polacco Radislaw Sikorski o lo svedese Carl Bildt. Oggi Brok non si lamenta più di Mogherini, evidenzia Spiegel, ma anzi “l’aiuta nel suo tentativo di creare una diplomazia europea”: nelle prossime settimane l’Alto rappresentante presenterà una nuova strategia di politica estera per l’Ue, la prima dal 2003.(ANSA).
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C’è da chiedersi il perché di una candidatura così in anticipo della vicepresidente italiana alla successione a Jean-Claude Juncker alla guida della Commissione europea. In questi casi il dubbio di un’operazione studiata a tavolino per “bruciare” un candidato è legittimo.
Ma è anche vero che a Bruxelles da settimane c’è chi ipotizza l’uscita di scena anticipata, addirittura imminente, dell’ex premier lussemburghese. Se questo scenario dovesse concretizzarsi, anche i Popolari avrebbero bisogno di individuare prima possibile un leader da candidare e chissà che stavolta non possa prendere forma un confronto tutto femminile tra Mogherini e Angela Merkel: dopo anni di tentativi veri o presunti per conquistare l’egemonia nelle istituzioni comunitarie, la Cancelliera potrebbe finalmente impegnare al livello più alto di autorevolezza il proprio paese a Bruxelles.