È desolante quella sedia vuota alla tavola rotonda organizzata dall’Emilia Romagna a Bruxelles per discutere di lavoro e crescita nella macroregione Adriatico-ionica nella settimana degli Open days sui fondi strutturali. E’ la sedia del rappresentante della Regione Calabria. Nel programma originario era prevista la presenza del presidente Mario Oliverio che solo poche settimane fa ha “inaugurato” l’ufficio regionale a Bruxelles, dopo più di tre anni di chiusura. Questa mattina dal programma è sparito il nome del presidente ed è apparso quello di Federica Roccisano, assessore con delega a scuola, lavoro e politiche giovanili. In rue Montoyer, a due passi dal parlamento, però, non si è presentato nessuno dei due. E per segnalare il proprio disappunto gli organizzatori hanno lasciato sul palco quella sedia vuota e messa al margine. Disappunto che è diventato imbarazzo quando il chairman della tavola rotonda, il capo unità Macroregione Adriatico-jonica per la Dg Regio, Andrea Mairate, non avvisato dell’assenza, ha provato a dare la parola all’assessore calabrese, rivolgendosi all’unica donna ancora presente. Ma era un’interprete.
Solo chiacchiere? Può darsi. Ma occasioni come questa sono importanti per capire cosa accade a Bruxelles e nelle altre regioni europee, per confrontarsi e per creare contatti e aprire porte per una regione che in tutte le mappe di Eurostat ha sempre lo stesso colore delle peggiori regioni dei paesi dell’Est. Oltre ai governatori delle altre regioni, all’evento partecipavano Federica Mogherini, Alto rappresentante per la politica estera della Ue, il rappresentante permanente Stefano Sannino, i presidenti di Puglia, Marche, Abbruzzo, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e vari rappresentati delle altre regioni nn italiane che fanno parte della macroregione. La Calabria è tra le principali beneficiarie dei Fondi strutturali europei ma ha una percentuale di assorbimento dei fondi che non supera i due terzi (66-68%) a due mesi dal termine ultimo per utilizzare le risorse della programmazione 2007-2013. Sarà una delle ultime in Italia (peggio fa solo la Campania) ad ottenere il via libera al Programma operativo (il Por) Fesr per il periodo 2014-2020 (entro fine ottobre). Tra risorse nazionali ed europee sono in ballo diversi miliardi di euro.
Un cambio di passo nell’utilizzo delle risorse europee è necessario per le regioni italiane, non solo per la Calabria. Perché questo periodo di programmazione che si chiude tra cinque anni potrebbe essere davvero l’ultimo così generoso con le regioni.