Fino a oggi sono 2375 i Comuni italiani i cui sindaci nel 2012 o nel 2013 hanno deciso di aumentare l'aliquota Imu per la prima casa. Coloro che hanno l'abitazione principale in uno di questi Comuni, grazie al bizantino meccanismo che il Governo Letta ha messo in piedi per assecondare le pretese demagogiche del (fu) Pdl sostenute con cieca intransigenza soprattutto da Renato Brunetta, dovranno pagare a metà gennaio importi che in molti casi saranno inferiori ad una multa per divieto di sosta.
Tra lavoro dei commercialisti su una scadenza fiscale non prevista, aggiornamento dei software dei Comuni per il calcolo dell'importo da pagare, tempo perso per compilare un F24 non previsto e – forse – il successivo rimborso di questo obolo, siamo di fronte all'ennesimo avvitamento del nostro sistema politico, smarrito tra populismo e istinto di sopravvivenza. Ma è così che le società scelgono – inconsapevolmente – di morire.
In tutto ciò, c'è una cosa che emerge dalle "mappe" degli aumenti che tutti i giornali, dopo Il Sole 24 Ore, hanno pubblicato: nell'elenco di questi 2375 Comuni non c'è FIRENZE. Matteo Renzi, dunque, NON ha aumentato l'Imu sulla prima casa (rimasta allo 0,4%). E' solo un caso?
Ps: solo quattro paesi al mondo non tassano l'abitazione principale: Mongolia, Niger, Yemen e Repubblica del Congo.