Un passo importante. Ma che avrà bisogno di tempo per avere effetto sulle imprese e sull'economia. Si può sintetizzare così il significato della relazione approvata oggi dal Consiglio dei ministri che crea lo spazio nel bilancio dello Stato per rimborsare alle imprese i crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione. In tutto 40 miliardi di euro entro la fine del 2014.
Prima che la decisione diventi operativa sono necessari ancora due passaggi istituzionali: un voto del Parlamento e un provvedimento (probabilmente un decreto legge) del Governo. Passaggi che potrebbero essere a rischio in questo delicato momento politico, in cui il governo (Monti) in carica che ha preso la decisione di oggi non gode della fiducia del Parlamento che si è appena insediato e l'iincarico per formare il nuovo governo (a cui probabilmente toccherà emanare il decreto finale) appare ancora molto distante.
A nessuno può sfuggire, però, come non ci sia più neanche un minuto da perdere. I 40 miliardi, rintracciati – pare – nelle pieghe del bilancio e senza creare nuovo debito – possono salvare migliaia di imprese dal "fallimento per crediti" e con esse decine di migliaia di posti di lavoro.
Oggi, ancor più che a novembre del 2011, FATE PRESTO.