E' la Campania la regione con la più bassa percentuale di occupati nel 2012: 40%, pari a quasi 17 punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale (56,8%). Seguono da vicino la Sicilia (41,2%) e la Calabria (41,6%) mentre vanno un po' meglio le altre regioni del Mezzogiorno, dove gli occupati sono tra il 45% della Puglia e il 51,7% della Sardegna.
Tra le province, il primato negativo spetta a Napoli con il 36,6%, ma sono in tutto nove le province in cui la percentuale degli occupati è inferiore al 40%, tutte nelle regioni del Mezzogiorno.
Dalla fotografia scattata dall'Istat sull'andamento dell'occupazione nello scorso anno emerge invece che solo una provincia, Bolzano, supera il 70% (71,9%). Seguono poi ben cinque province emiliano-romagnole (Modena, Parma, Bologna, Reggio Emilia e Ravenna) tra il 69,4 e il 67,6%. Non a caso è l'Emilia Romagna, tra le regioni, quella con la percentuale più alta di occupati (11 punti più della media).
Nella tabella Istat (riordinata per tasso di occupazione complessivo) si può verificare dove, nonostante tutto, resta più facile – o meglio, è meno difficile – trovare un lavoro.
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