La Banca europea degli investimenti diminuirà gli impieghi <<per proteggere la propria solidità finanziaria>>. Lo ha annunciato il nuovo presidente Werner Hoyer (tedesco) che ha sostituito il belga Philippe Maystadt alla guida della banca di finanziamento a lungo termine dell'Unione europea. Nel 2012 il volume dei prestiti sarà di 50 miliardi di euro a fronte di 61 miliardi nel 2011: un taglio del 18 per cento!
La stretta della Bei nasce dalla necessità di mantenere la tripla A. La banca, dell'Unione, infatti, è in creditwatch negativo dal dicembre scorso. Il taglio degli impieghi per quest'anno è una delle mosse per tentare di evitare il declassamento. Un'eventualità che potrebbe essere devastante per il sistema del credito europeo, visto che i portafogli delle banche sono pieni di titoli Bei, considerati fino a qualche mese fa inattaccabili. Non solo: gli azionisti, infatti, sono i 27 stati membri dell'Unione che non sono certo in grado di sopportare un aumento di capitale.
Su 61 mld prestati l'anno scorso, 54 miliardi hanno riguardato progetti nella Ue, 7 mld progetti fuori Ue principalmente in paesi che prevedono di aderire all'Unione europea. Tredici miliardi sono stati concessi a oltre dodicimila pmi e circa un terzo del volume totale dei prestiti (18 mld) ha sostenuto progetti per il clima. Nel 2011 la Bei ha concesso prestiti alla Grecia per 2 mld per diversi progetti, un volume giudicato <<sensazionale>>. L'intenzione – ha scritto Radiocor da Bruxelles – è di fare altrettanto nel 2012.