In un paio di occasioni ho citato nei miei articoli il nome di Alessandro Proto, un giovane intermediario milanese titolare dello studio di consulenza omonimo. Dopo questi articoli mi sono arrivate alcune segnalazioni sui suoi rapporti con il premier Silvio Berlusconi e la corte di affaristi, mezzani e prostitute che da qualche mese riempie di squallore le cronache quotidiane. Queste informazioni mi hanno indotto ad approfondire la conoscenza con Proto, un personaggio "senza pedigree" come si definisce lui stesso. Giovane, intraprendente, rampante quanto basta e forse un po' ingenuo nella sua impazienza di arrivare alla notorietà. Il suo nome è venuto fuori a più riprese, a volte in operazioni che poi non sono andate in porto (dall'acquisizione del Torino Calcio a quella per il Bari, ma non solo).
Mi ha ricevuto nel suo studio di Milano, a dire il vero poco curato nei particolari ma con vista pazzesca sul Duomo. Da alcuni anni è residente in Svizzera. Ha iniziato come venditore di enciclopedie Garzanti. Poi ha conosciuto "una persona" (non fa nomi) che lo ha fatto entrare nel business immobiliare e da lì, così ci racconta, è iniziata la sua irresistibile ascesa, segnata da compravendite di ville e appartamenti extralusso, in Italia e all'estero, per i nomi più gettonati del jet set internazionale, a acominciare da George Clooney. Un fondo di private equity con la Trump Organization e la Alessandro Proto Consulting completano il quadro.
Secondo quanto mi hanno raccontato persone che dicono di conoscere Proto abbastanza da vicino, la Proto Consulting è la stessa che "cura e gestisce per Berlusconi alcuni affari". E, implicitamente, al rapporto con Berlusconi si fanno risalire gli agganci che Proto è riuscito a costruire con i divi di Hollywood, con Donald Trump e con tanti altri. Ma la Proto Consulting avrebbe gestito anche operazioni direttamente per il premier come la discussa casa a Lampedusa o la tenuta della Selva in Toscana, investimenti che, a quanto se ne sa, non sono andati al di là dei titoli sui giornali. Nulla di male, ovvio. Quello che ha colpito la mia attenzione è il ruolo da tramite (consulente) che Proto – secondo le fonti – avrebbe avuto nell'aiutare diverse persone vicine a Berlusconi ad aprire conti correnti all'estero, in Svizzera in particolare.
Perciò ho voluto verificare direttamente con Proto. Ecco le sue risposte.
E' vero che ha rapporti con il presidente del Consiglio?
"E' chiaro che se mi avesse fatto questa domanda qualche mese fa le avrei risposto con più… entusiasmo. Oggi le dico che non ho alcun rapporto diretto con il Presidente Berlusconi che stimo come imprenditore e non giudico come uomo politico o per le vicende personali. Ho avuto rapporti in passato con uomini che si dicevano legati al presidente Berlusconi per motivi di lavoro che mi hanno portato ad avere contatti con alcuni personaggi legati al mondo del cinema, soprattutto di Hollywood. Da là sono iniziati i miei rapporti legati al settore immobiliare per questi personaggi e alla conoscenza di altre persone di una certa importanza. Queste conoscenze NON sono legate a scambi di favori ma solo per rapporti professionali.
E' vero che è stata la sua società ad aprire conti in Svizzera per Lele Mora, Tarantini, Lavitola, Milanese e altre persone coinvolte nelle inchieste di Bari e Napoli?
Premesso che nell'oggetto sociale della mia Società e nel sito internet è specificata l'attività della società fra cui la consulenza ad aziende e privati, confermo di avere avuto in passato contatti con Lele Mora ma non sono stato io o la mia Società ad aprire il conto sul quale sono transitati i soldi provenienti da Berlusconi. Confermo inoltre di avere aperto negli ultimi mesi alcuni conti correnti in Svizzera e Lussemburgo per conto di persone vicine, a loro dire, al presidente Berlusconi ma nessun beneficiario di questi conti era persona nota alle cronache di questi giorni ( vedi Tarantini, Lavitola, Milanese, ecc…).
Tra questi beneficiari c'è per caso il nome di qualche parlamentare, per esempio Scilipoti?
Di sicuro sono almeno 4. Ma non saprei dire con esattezza, anche perché non so quanti siano quelli che si sono comunque rivolti alla mia società senza che sapessi fossero riconducibili a persone a vicine a Berlusconi. Ripeto ancora comunque, che è una parte della nostra attività offrire consulenza a privati ed aziende e l'apertura di conti all'estero rientra nella consulenza. Non è reato aprire conti all'estero se poi questi vengono dichiarati al Paese di residenza dell'intestario, verifica che non spetta noi fare. Non è compito nostro verificare da dove provengono e come vengono utilizzati gli eventuali soldi versati su questi conti.
Qual è il vostro lavoro?
Con Banca Arner c'è un rapporto di collaborazione reciproca, molto intenso negli anni scorsi. Noi presentavamo loro nuovi clienti e loro ci riconoscevano una percentuale. Pian piano questo rapporto si è andato diradando.
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