L’aeroporto di Crotone esempio di spreco dei fondi Ue. Lo dice la Corte dei conti europea

(AGI) – Bruxelles, 16 dic. – La Corte dei Conti dell’Unione europea ha pubblicato oggi una relazione molto dura contro il modo in cui diversi stati Ue hanno usato i fondi strutturali per lo sviluppo di aeroporti in larga parte sottoutilizzati o finanziariamente non sostenibili. Tra i peggiori casi evidenziati dalla Corte c’e’ anche l’aeroporto di Crotone, considerato «non sostenibile» e dove, dopo il dispendio di fondi Ue paradossalmente i passeggeri sono diminuiti invece che aumentare.
Nella relazione dal titolo eloquente, `Aeroporti finanziati dall’Ue: uso inefficiente delle risorse´, la Corte dei Conti europea sottolinea che gli investimenti di fondi Ue per la costruzione di aeroporti «non hanno generato i risultati previsti.» Il rapporto prende in considerazione venti aeroporti tra Italia, Spagna, Estonia, Grecia e Polonia, per i quali sono stati spesi oltre 600 milioni di euro di fondi Ue tra il 2000 e il 2013. Secondo i revisori dei conti europei «solo la meta’ di questi aeroporti meriterebbero effettivamente i finanziamenti Ue». Gli aeroporti italiani considerati sono quelli di Napoli, Alghero, Catania, Comiso e Crotone. Quest’ultimo e’ quello che senz’altro riceve i pareri piu’ critici da parte della Corte dei Conti Ue. L’aeroporto e’ considerato «non sostenibile,» unico tra gli italiani. La stretta prossimita’ con il ben piu’ sviluppato aeroporto di Lamezia Terme, rende quello di Crotone fondamentalmente superfluo, secondo la Corte. Prova ne sia che il numero di passeggeri continua a diminuire, anche dopo i finanziamenti Ue. Da oltre 106.000 passeggeri nel 2007, l’aeroporto di Crotone ne conta nel 2013 appena 28,892. Il numero e’ inoltre ben inferiore alla stima prevista dalle autorita’ per giustificare l’investimento, che si basava su una previsione di 306.000 passeggeri all’anno, secondo quanto rilevano i revisori Ue.
  • Giuseppe Chiellino |

    Grazie per il commento di cui, immagino, lei non è l’autore visto che l’ha solo “incollato”. Mi permetta di fare qualche osservazione:
    1) perché se la prende con i giornalisti calabresi? L’articolo è un lancio di agenzia (AGI) scritto da Bruxelles da un giornalista che con la Calabria non ha nulla a che fare.
    2) Perché non solo non scrive il nome dell’autore del commento ma si nasconde dietro un falso indirizzo e-mail usa e getta e anonimo?

    Questo è il link dove può scaricare la ricerca completa di cui mi permetto di segnalare alcuni abstract, oltre a quello che ha riportato l’anonimo autore del suo commento.

    The analysis showed that four of the
    20 audited airports were regularly
    profitable during the audited period
    (Catania, Naples, Tallinn and Gdansk).
    Seven airports, whilst not yet profit‑
    able, had prospects of breaking‑even
    in the medium term (Fuerteventura,
    Madrid‑Barajas, Murcia, Alghero, Co‑
    miso, Rzeszów and Tartu) but another
    seven airports audited (Badajoz, Bur‑
    gos, Córdoba, La Palma, Vigo, Crotone
    and Kastoria) made significant losses
    between 2007 and 2012.

    e ancora:

    The Court found that the forecasts of
    additional passenger numbers con‑
    tained within these plans were sig‑
    nificantly overoptimistic in 12 out of
    20 airports. For example, in Córdoba,
    in 2013, 6 955 passengers travelled,
    against 179 000 forecast, and for
    Crotone, the numbers were 28 892 pas‑
    sengers, against 306 000 forecast.

    Se poi ha il tempo di sfogliarlo fino alla fine, troverà due cose interessanti: la pagella in cui su 9 indicatori, Crotone ha solo due voti di “situazione soddisfacente”, tre “così così” e cinque “insufficiente”. Troverà inoltre la mappa in cui si evidenzia la “sovrapposizione” con l’Aeroporto di Lamezia.
    Ma deve arrivare a pagina 53.E comunque, anche se volesse fermarsi prima, troverà informazioni interessanti. Come per esempio la previsione di 306 mila passeggeri all’anno, circa il 22% in più rispetto ai 250mila indicati dall’anonimo lettore.
    Quanto, poi, all’aerostazione che “scoppia nelle ore di punta”, vorrei tranquillizzare i passeggeri che scelgono Crotone: ci sono tre collegamenti al giorno, Bergamo, Ciampino e Pisa. Che fanno in tutto sei voli al giorno. Volate pure al S. Anna.
    Infine, sarebbe bello sapere se il suo anonimo amico, così ben informato, conosce anche quanto riceve Ryanair per collegare Crotone con questi tre scali. Forse diventerebbe più esplicito il motivo dell’insostenibilità dell’aeroporto richiamato dalla Corte dei conti europea.
    Anche perché, nonostante la congestione “nelle ore di punta”, i conti dell’aeroporto non godono di buona salute, se è vero quanto ha scritto solo un mese fa l’ormai ex presidente f.f Antonella Stasi che chiede altri soldi pubblici, cioè nostri. Anche dei calabresi.

    Arrivederci a Crotone,
    gc

  • Gino |

    Mi prendo il lusso di incollare qui un commento illuminante, così da chiarire bene come questo articolo sia fazioso e incompleto:

    Come al solito i giornalisti calabresi non ci hanno capito un tubo, forse perché il report è in inglese;
    Comunque, giusto per fare un po’ di chiarezza sul report della Corte dei Conti Europea :
    1) risorse investite : rispetto agli aeroporti esaminati, su cui mediamente sono stati investiti 30-50 mln di euro, il povero aeroportino di crotone si colloca al penultimo posto, beneficiario di miseri 4 mln; così poco che verrebbe quasi voglia di non considerarlo.
    2) l’unico commento in cui si parla di Crotone è il seguente : “the airports without any delay in the building and delivery of the infrastructure compared to initial planning were Crotone, Gdansk and Tartu”; da qui direi che l’aeroporto di Crotone è quindi un raro esempio in cui i soldi investiti dalla UE in Calabria sono stati spesi nei modi e nei tempi programmati;
    3) le tabelle evidenziano che gli interventi realizzati erano necessari.
    4) non c’è scritto da nessuna parte che l’aeroporto non serve perché troppo vicino a Lamezia Terme; anzi in realtà il report evidenzia che la Calabria ha un’accessibilità/dotazione aeroportuale decisamente inferiore rispetto alle altre regioni esaminate; tra l’altro viene sottolineata la grande vocazione turistica della catchment area di Crotone.
    5) Il giudizio finale di “non sostenibilità” dell’aeroporto è riconducibile semplicemente al fatto che purtroppo l’audit è avvenuto nel periodo in cui a Crotone non volavano più neanche i corvi. All’aeroporto di Comiso è andata meglio : pur essendo stato una cattedrale nel deserto per anni ed anni, ed avendo quindi registrato nel periodo 2007-2013 molti meno pax di Crotone, in quei mesi aveva già iniziato a macinare movimenti grazie all’operativo Ryanair e pertanto è stato giudicato sostenibile.
    Se lo facessero oggi l’audit, con l’aerostazione che nelle ore di punta scoppia di passeggeri Ryanair, e con 250.000 pax nel primo anno, anche il giudizio finale su Crotone sarebbe diverso.

    Certo il “warning” della Corte dei Conti è importante, soprattutto per gli Enti locali crotonesi : l’infrastruttura è un gioiellino regalato della UE, lo Stato lo ha inserito tra gli aeroporti nazionali, ora i calabresi hanno il dovere di farlo funzionare, investendo adeguate risorse per sostenere forse l’unico “servizio pubblico di serie A” in una terra in cui tutto è di serie Z.

  • BRUNO |

    poichè tutti i treni in calabria sono stati tragliati la gente deve in qualche modo fare… W l’aeroporto di crotone !!!!!!!!!!!11
    lo stato HA TAGLIATO TRENI INTERCITY REGIONALI E FRECCE….AL SUD SI MUORE GRAZIE ALLE FF.SS..

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